prime indicazioni Fondo ISMEA per l’ Innovazione per l’Agricoltura

Oltre alla misura PNRR innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo è uscito un nuovo decreto relativo alla gestione del Fondo per l’ Innovazione per l’Agricoltura gestito da ISMEA, al quale sono assegnati fondi per 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025

Il fondo è istituito con l’articolo 1, commi 428 e seguenti, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 volti a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.

I beneficiari sono le piccole medie imprese con i principali seguenti requisiti:
– iscritte al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola” o impresa ittica o agromeccanica
– attive da almeno due anni alla data della domanda.
– con sede operativa sul territorio nazionale
– effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro

Il contributo è a fondo perduto e per le PMI agricole pari a:

Spesa ammissibile (€)Percentuale massima di contributo (%)
Fino a 100.000,0075%
Da 100.001,00 a 200.000,0065%
Da 200.001,00 a 300.000,0055%
Da 300.001,00 a 500.000,0045%

Per le PMI Agricole, operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli a tale percentuale si applicano però i massimali della normativa europea pari ad un contributo massimo del 65% dei costi ammissibile elevato al 80% per i giovani agricoltori. Alle altre attività agricole si applica il regolamento de minimis.

Inoltre le PMI agricole possono fruire di una garanzia fino al 80% del valore nominale del finanziamento bancario.

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l’acquisto di:

a) macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:
– presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
– presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);
– presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. Circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355);
– presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
– presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
– presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.

b) macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia. In particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti:
– motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”), e
– destinazione ad attività agricole o zootecniche.

c) macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
– sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485),
– sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.

d) trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, con rottamazione di una vecchia, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:
– presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, Display di bordo ISOBUS con funzionalità Task Controller);
– presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi (Circolare MISE n. 177355);
– presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485).

e) investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022

Le domande sono gestite a sportello (in ordine cronologico di presentazione) fino all’esaurimento delle risorse

L’azienda beneficiaria deve mantenere i beni ed esercitare l’attività condotta per almeno 5 anni dalla data di concessione.

Per maggiori specifiche e quanto tale misura potrà essere utilizzata dalle aziende agricole del Trentino servirà attendere il bando di ISMEA.