Nuovo piano provinciale per la lotta fitosanitaria contro la diffusione degli scopazzi del melo

Gli scopazzi del melo sono una fitopatia causata dal fitoplasma nocivo Candidatus Phytoplasma mali (Ca. P. mali), che interessa la coltivazione del melo in Trentino e per il quale si è ritenuto necessario mantenere alta l’attenzione sul territorio irrigidendo le misure fitosanitarie per limitarne la diffusione.

Il nuovo Piano si propone di:

    • aumentare la sensibilizzazione e il livello di consapevolezza sulla gravità della fitopatologia tra
      tutti i detentori di meleti o piante di melo (compreso il privato cittadino) attraverso una capillare
      campagna informativa;
    • indirizzare la sorveglianza su un campione maggiormente rappresentativo del territorio;
    • rafforzare e velocizzare le azioni da mettere in atto nel caso di mancata esecuzione delle
      prescrizioni fitosanitarie impartite dal Servizio Fitosanitario Provinciale (di seguito SFP).

Le principali novità introdotte dalla nuova Delibera sono di seguito riportate.

OBBLIGO DI AUTOCONTROLLO
I detentori a qualsiasi titolo dei fondi in cui sono presenti piante di melo, in solido con i proprietari o titolari di altro diritto reale di godimento sono i principali responsabili nella gestione degli scopazzi ed effettuano in autonomia, le attività necessarie per il contenimento della malattia, ossia l’individuazione delle piante sintomatiche, l’estirpazione tempestiva di ogni pianta sintomatica (compresa la rimozione di ricacci e/o rimozione/devitalizzazione degli apparati radicali);

INDIVIDUAZIONE DI SUPERFICI DA SOTTOPORRE A CONTROLLO UFFICIALE ANNUALE
Le particelle a melo da sottoporre a controllo ufficiale da parte del SFP sono individuate in modo da
comprendere:
– le superfici frutticole di detentori associati ad AOP/OP che non eseguono i controlli;
– le superfici frutticole di detentori non associati a AOP/OP;
– le superfici frutticole abbandonate o incolte o di superfici frutticole non presenti in fascicoli aziendali;
– le superfici frutticole che dai controlli sui registri dei trattamenti non sono risultate adempienti alla lotta ai vettori.

ESTIRPAZIONE TOTALE DI SUPERFICI A MELO
Tenuto conto del rischio fitosanitario, anche in riferimento a situazioni geograficamente circoscritte, il SFP può estendere l’obbligo di estirpazione all’intera unità produttiva sintomatica. Tuttavia, indipendentemente dalla percentuale di piante
sintomatiche, si deve procedere all’estirpo totale in presenza di:
– frutteto abbandonato o incolto sintomatico (indipendentemente dall’età);
– unità frutticola sintomatica con percentuale di piante sintomatiche pari o superiore al 20%.

DILAZIONE DEI TERMINI DI ESTIRPO
Qualora la somma delle superfici interessate da provvedimenti di estirpo totale sia superiore al 30% della superficie complessiva aziendale coltivata a melo, previa richiesta dell’interessato da presentarsi prima della scadenza dei termini assegnati o stabiliti per l’estirpo come sopra descritti, il SFP può valutare e concedere in via del tutto eccezionale
una dilazione dei tempi per l’esecuzione dell’estirpo totale nel rispetto di un piano concordato con l’istante.

COMUNICAZIONE DELL’AVVENUTA ESECUZIONE DELLE MISURE FITOSANITARIE IMPARTITE DAL SFP
L’omessa trasmissione al SFP della comunicazione dell’avvenuto estirpo entro i termini assegnati nella diffida è equiparata, per gli effetti di cui al presente Piano, alla omessa esecuzione della misura fitosanitaria ingiunta e comporta l’applicazione a carico degli inadempienti della medesima sanzione di coloro che non hanno estirpato.

CAMPAGNA INFORMATIVA
La sensibilizzazione è determinante per ridurre l’incidenza della fitopatia e, in tale ottica, il SFP con la collaborazione della Fondazione Mach si attiverà affinché tutti i soggetti coinvolti si impegnino a riconoscere i sintomi e ad attuare l’autocontrollo. Per far ciò sarà attivata una campagna informativa capillare su tutto il territorio che riguardi tutti i cittadini. A tale fine si allega alla presente comunicazione un opuscolo informativo dedicato e si prega di darne massima diffusione.

Si ricorda che, oltre all’applicazione della sanzione pecuniaria, il SFP può disporre a carico dei destinatari di diffida, l’esecuzione coattiva dell’estirpo ponendo a carico del trasgressore le relative spese (art.55 bis, comma 6 bis della L.P. n. 4/2003).

Infine, ai detentori e proprietari destinatari di provvedimenti sanzionatori riferiti a misure fitosanitarie è sospesa l’erogazione di ogni forma di agevolazione in ambito agricolo e di sviluppo rurale fino all’avvenuta attuazione della misura fitosanitaria violata (art. 55 bis – comma 6 ter della L.P. n. 4/2003).

Per il raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano, oltre al Servizio Fitosanitario Provinciale e alla Fondazione Edmund Mach sono stati coinvolti i principali stakeholders privati che si impegnano ad agire in modo coordinato.

Per ulteriori informazioni:
Servizio Fitosanitario Provinciale
tel 0461-495660
e-mail serv.agricoltura@provincia.tn.it
pec serv.agricoltura@pec.provincia.tn.it

Pagina web dedicata alla protezione delle piante curata dal Servizio Fitosanitario Provinciale

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