(aggiornamento contagi 24.07.2025)
Considerata la situazione in Francia, che registra molteplici focolai, e in virtù della stretta vicinanza di queste zone con la Regione della Valle d’Aosta, in particolare nei comuni di Courmayeur, La Thuile e Pré-Saint-Didier, caratterizzati dalla presenza di estese aree di pascolo, si procederà all’istituzione di una zona di sorveglianza e all’avvio di un programma di monitoraggio specifico. E’ stata fatta richiesta alla Commissione Europea la fornitura dei vaccini necessari per la vaccinazione dell’intero patrimonio bovino presente sul territorio valdostano, in particolare in considerazione del valore genetico costituito esclusivamente da razze autoctone, di cui una a rischio di estinzione. Nella stima dei vaccini saranno con ogni probabilità inclusi anche i capi provenienti dalla Regione Piemonte per l’alpeggio.
Aggiornamento per il resto del territorio nazionale: in Italia continentale, la situazione mi mantiene stazionaria con l’unico focolaio confermato in provincia di Mantova, estinto in data 28 giugno u.s. Sulla base della sorveglianza effettuata nelle zone in restrizione e dei rintracci, non emergono al momento elementi indicativi di una circolazione attiva del virus. In Sardegna sono 36 i focolai ad oggi confermati, in provincia di Nuoro e Sassari. Le dosi vaccinali fornite dalla Banca Vaccini Europea sono arrivate in Regione il 21 luglio u.s. e saranno distribuite in tutto il territorio al fine di dare avvio senza ulteriori indugi alla campagna vaccinale.
(segue la notizia pubblicata al 01.07.2025)
La Dermatite nodulare contagiosa (in inglese Lumpy Skin Disease, LSD) è una malattia virale che sta mettendo in allerta gli allevatori e le istituzioni italiane. Fino a pochi anni fa, questa patologia era confinata ad aree dell’Africa e del Medio Oriente, ma da tempo ha fatto il suo ingresso anche in Europa. Ora, purtroppo, ha raggiunto l’Italia in modo ufficiale, con diversi focolai confermati tra Sardegna e Lombardia.
Cos’è la LSD e perché preoccupa
La dermatite nodulare è causata da un virus ad alta resistenza ambientale. Colpisce principalmente i bovini e si manifesta con noduli cutanei dolorosi, febbre, linfonodi ingrossati, perdita di peso e calo nella produzione di latte. Le forme gravi possono portare alla morte dell’animale o renderlo inadatto alla produzione.
La trasmissione avviene principalmente tramite insetti vettori (mosche, zanzare, zecche, tafani) e movimentazione di animali infetti o materiali contaminati.. Sebbene non sia trasmissibile all’uomo, i danni economici e sanitari per gli allevamenti sono ingenti.
È classificata come malattia di Categoria A dal Regolamento UE 2016/429 → richiede eradicazione immediata in caso di conferma.
I focolai in Italia: dove è comparsa la malattia
Secondo i rapporti ufficiali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS), il primo focolaio è stato individuato il 21 giugno 2025 a Orani (NU), in Sardegna. Da lì, nel giro di pochi giorni, la malattia si è estesa ad altri allevamenti limitrofi in provincia di Nuoro e Sassari. Ma la situazione ha preso una piega ancora più critica quando, il 25 giugno, un nuovo focolaio è stato identificato a Mantova, in Lombardia (dichiarato estinto al 28 giugno). La preoccupazione è alta e il rischio di diffusione nel cuore della pianura padana — zona a fortissima vocazione zootecnica — è concreto.
Per scongiurare una rapida propagazione della epidemia, il Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni e gli Istituti Zooprofilattici, ha messo in atto una serie di provvedimenti straordinari:
- Creazione di zone di protezione e sorveglianza nei territori colpiti, con raggio di 20 e 50 km dai focolai.
- Divieto di movimentazione di bovini vivi al di fuori delle zone a rischio, se non per macellazione e solo con deroghe specifiche.
- Abbattimento degli animali infetti o sospetti e loro smaltimento in sicurezza.
- Potenziamento della sorveglianza veterinaria negli allevamenti limitrofi.
- Avvio della campagna vaccinale in aree prioritarie, a partire da Sardegna e Lombardia.
- Il Ministero ha delegato le Regioni e Province autonome ad autorizzare i veterinari privati per gestire l’emergenza
Le autorità sanitarie invitano tutti gli allevatori a segnalare tempestivamente qualsiasi sintomo sospetto e a mantenere elevati standard di biosicurezza nelle aziende.
Blocco dell’export: molti Paesi (Australia, Messico, Marocco, Turchia, Ucraina, Russia) hanno vietato o limitato l’importazione di animali vivi, seme, embrioni, pelli, latte e derivati dall’Italia.
La Cia-Agricoltori Italiani, attraverso un comunicato del 1° luglio, ha evidenziato come la diffusione del virus in aree a forte densità di allevamenti, come il mantovano (dove operano oltre 1.600 aziende bovine), rischi di minare la stabilità economica del comparto. “Servono interventi rapidi e misure di compensazione per le aziende colpite” – ha dichiarato il presidente nazionale Cristiano Fini. “Si stanno già registrando danni economici rilevanti dovuti alla gestione straordinaria degli animali in stallo, ai blocchi sulla movimentazione e alla perdita di reddito. È quindi urgente attivare misure straordinarie a tutela del lavoro degli allevatori”. La CIA ha inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, chiedendo il massimo coordinamento istituzionale e un monitoraggio costante dell’evoluzione sanitaria. Secondo Fini, solo una risposta immediata, condivisa con le Regioni, potrà contenere l’impatto economico e garantire la continuità produttiva di un settore strategico per l’agricoltura italiana.
L’arrivo della LSD rappresenta l’ennesima emergenza sanitaria per l’allevamento italiano, già messo a dura prova da altre crisi recenti come la peste suina africana. Oltre alle risposte emergenziali, sarà fondamentale investire in prevenzione strutturale: controlli alle frontiere, piani vaccinali ben organizzati e supporto economico alle aziende.
Per ulteriori informazioni:
Il Ministero ha reso disponibile il webinar del CESME (IZS Abruzzo-Molise) con video e materiali informativi utili:
👉 Link al webinar e materiali
Notizie Istituto Zooprofilattico delle Venezie: * https://www.izs.it/IZS/News-x-siti-esterni/Dermatite-nodulare-contagiosa-cinque-focolai-in-Italia-Primo-caso-confermato-in-Lombardia-e-in-Francia * https://www.izsler.it/2025/06/26/comparsa-della-lumpy-skin-disease-lsd-nel-territorio-italiano/