Arrivano i tirocini professionali “in convenzione” con le università

Firmata la “Convenzione-quadro” fra il Ministro Orlando, la Ministra Fedeli ed il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati in applicazione del DPR n. 137/2012 di riforma delle professioni.

comunicato stampa del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati

Dopo un lungo iter procedimentale, ma comunque in tempo utile, il 12 marzo è arrivata la congiunta firma del Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando, della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Sen. Valeria Fedeli e del Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati Roberto Orlandi sulla “Convenzione-quadro” per lo svolgimento dei tirocini professionali all’interno dei percorsi universitari e per il successivo accesso agli esami di Stato per l’esercizio della professione di Agrotecnico laureati.

In buona sostanza gli studenti dei corsi di studio universitari idonei all’accesso alla professione di Agrotecnico e di Agrotecnico laureato (l’elenco completo dei corsi al link: http://www.agrotecnici.it/come_si_accede_laureati.htm) potranno svolgere il semestre di tirocinio professionale obbligatorio per legge durante il loro normale percorso di studi, sfruttando come equivalenti i tirocini universitari formativi e di orientamento, così non dovendo ripeterli, concludendo il loro percorso di studi con il “doppio” requisito del conseguimento della laurea e del nulla-osta per sostenere direttamente l’esame abilitante alla libera professione.
La possibilità di far valere i tirocini universitari come anche praticantato professionale consente ai laureati delle Classi di laurea idonee di guadagnare almeno un anno di tempo nell’immissione nel mondo del lavoro, con indubbi benefici per i giovani che vorranno sfruttare una tale opportunità. Si tratta dunque di un buon esempio di collaborazione fra il mondo degli ordini professionali e quello universitario, favorito dalla positiva azione del Governo, che in questo caso ha messo al centro della propria azione l’interesse dei giovani laureati.La “Convenzione-quadro”, operativa da ieri, dovrà peraltro essere accompagnata da successive, distinte Convenzioni da redigersi fra il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e ciascuna Università interessata, ma i testi sono già pronti e -considerato che gli esami abilitanti alla professione si terranno nel mese di ottobre 2018- già quest’anno saranno molte centinaia i neo-laureati che potranno usufruire di questa opportunità.
Restano peraltro in vigore le precedenti Convenzioni universitarie -di similare contenuto- stipulate dal Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati con gli Atenei ai sensi del DPR n. 328/2001, che dunque funzioneranno da “ponte”, senza soluzione di continuità, per accompagnare i laureandi dalle vecchie alle nuove regole, mantenendo inalterate le condizioni di favore.
La categoria degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati è la prima professione tecnica ad avere dato compiuto corso a quanto previsto dal DPR n. 137/2012, sulla riforma degli ordinamenti professionali, in materia di tirocini (dove l’unico precedente è rappresentato da una analoga “Convenzione-quadro” sottoscritta dall’Albo dei Commercialisti) e, per la portata innovativa di questa azione, è vivo l’auspicio che altri ordini professionali seguano questo esempio.
“La “Convenzione-quadro” -precisa il Presidente Roberto Orlandi- “comporta la cessione di quote di sovranità dell’Albo a favore del mondo accademico; infatti i tirocini non vengono più svolti negli studi professionali ma -sebbene con precise regole- nel percorso universitario e così i nulla-osta agli esami non sono più rilasciati dai Collegi professionali ma dalle Università. E’ comprensibile -prosegue Orlandi- che vi siano categorie che non vogliono rinunciare a funzioni da loro storicamente svolte, ma viviamo in un’epoca in cui non vi possono più essere nè riserve nè privilegi ed in cui tutti i soggetti che hanno livelli di responsabilità debbono essere pronti a mettersi in discussione, se questo è utile all’interesse generale ed a migliorare la società.”Gli Agrotecnici sembrano applicare per davvero questi principi, pronti a pagare la loro quota di prezzo, perchè lo svolgimento del tirocinio professionale durante il corso di studi universitari avrà l’effetto di asciugare il fiume dei praticanti che alimentavano di lavoro “gratuito” gli studi dei professionisti Agrotecnici: ma quello che per questi ultimi è un sacrificio, per i giovani è un vantaggio e dunque ne vale la pena.
“Desidero ringraziare particolarmente -conclude il Presidente Orlandi- i Ministri Andrea Orlando e Valeria Fedeli ed i relativi Capi di Gabinetto, che hanno creduto nella bontà di questa azione ed hanno voluto concluderla positivamente. Non era un risultato nè dovuto nè scontato, posto che l’esito delle elezioni politiche, negativo per il partito cui i due Ministri appartengono, avrebbe potuto indurli al disinteresse ed a rinunciare a sottoscrivere la “Convenzione-quadro”. Ed invece è avvenuto il contrario, a dimostrazione delle loro qualità personali”.

Roma, 22 marzo 2018

Allegato: il frontespizio ed il dispositivo finale della “Convenzionequadro”.

Comunicato Stampa del 22-3-2018 – allegato – frontespizio ed il dispositivo finale della Convenzione-quadro