Comunicato stampa Lettera aperta al prossimo Consiglio provinciale

A come Agricoltura, Allevamento, Ambiente. Le scelte di oggi determinano il Trentino del domani.
Lettera aperta al prossimo Consiglio provinciale

di CIA Trentino

La nostra è un’agricoltura di montagna, un gioiello raro nel panorama nazionale. Garantiamo prodotti di qualità e offriamo un paesaggio di grande bellezza, ma come tutti i gioielli, ha costi di gestione e di produzione più alti per la frammentazione delle aziende, appezzamenti ridotti e terreni impervi.

Ricordiamo che l’agricoltura, oltre a generare economia, ha anche un’importanza strategica nella salvaguardia e manutenzione del territorio, aspetto sempre più evidente nella crisi climatica che stiamo vivendo.

Proposte al prossimo Consiglio provinciale da parte di Cia – Agricoltori Italiani del Trentino:

zootecnia trentina: dobbiamo intervenire per assicurare la permanenza degli allevatori nei nostri territori, tra i più complicati e svantaggiati.

grandi carnivori: è un problema di sicurezza pubblica. La montagna è un luogo di lavoro per molti e non solo di svago. Serve rispetto per chi vive in questi territori che devono poter essere autonomi nel gestire la situazione.

acqua: anche se il Trentino ha fatto finora un percorso molto virtuoso, attendiamo importanti investimenti per la costruzione di nuovi invasi e per il suo utilizzo sempre più mirato, compreso il riciclo e il riuso.

manodopera: oltre alla difficoltà nel trovare lavoratori, indispensabili per la qualità delle nostre coltivazioni, ci dobbiamo scontrare con una burocrazia complessa. Va definita una miglior gestione che aiuti sia il lavoratore che l’agricoltore.

ricerca, sperimentazione e formazione: sono elementi imprescindibili per riuscire a pensare al futuro. Senza ricerca mancano i presupposti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e per preservare la continuità produttiva. Sostenere una formazione continua accessibile significa fornire strumenti e competenze per affrontare le prossime sfide, molte e complesse.

– nuovi patogeni e acutizzazione di fitopatie già conosciute. Le soluzioni ci sarebbero, ma sembra molto difficile attuarle spesso perché ostacolate più da visioni ottuse, o peggio ideologiche, che da questioni tecniche.

difesa attiva delle colture: serve sostenere l’introduzione e la diffusione di sistemi di difesa che limitino direttamente il danneggiamento delle nostre colture, integrando quelle passive sempre più in difficoltà.

piccole aziende o part time: hanno un ruolo soprattutto nelle aree più depresse e complicate. Bisognerebbe sostenerle con percorsi normativi che riconoscano la loro funzione e ne semplifichino la gestione.

consumo di suolo: il nostro territorio è unico e irripetibile, serve valutare attentamente quale è il suo utilizzo senza assumere posizioni integraliste.

– difesa e rafforzamento della nostra Autonomia: senza questa il sistema Trentino, le imprese e la popolazione sono molto più fragili e rischiano di non riuscire a sopravvivere.

Cominciamo ad avvertire una difficoltà nel ricambio generazionale e in alcuni contesti i segnali sono già evidenti, come ci confermano anche i nostri giovani imprenditori di AGIA Trentino. Tra gli elementi che condizionano questa situazione troviamo la scarsa redditività e la burocrazia eccessiva. Se gli ostacoli iniziano a diventare invalicabili, difficilmente ci sarà un giovane che avvia l’attività, ma molto più probabilmente ci sarà un’azienda che chiude.

C’è bisogno del giusto riconoscimento del ruolo femminile, come affermano le donne dell’associazione Donne in Campo Trentino, da sempre fondamentale sia per lo sviluppo del settore che per lo spirito di innovazione e di cura che apportano.

Il numero delle aziende agricole trentine diminuisce in modo allarmante, come dimostrano i censimenti in agricoltura. E questo dato va valutato insieme all’importanza strategica dell’attività agricola e dell’allevamento nella tutela e manutenzione del territorio. Il presidente Cia – Agricoltori Italiani del Trentino, Paolo Calovi, ricorda che serve attenzione a questo comparto produttivo che compie un servizio fondamentale per tutti, e questa attenzione passa tanto dagli investimenti e dalla visione, quanto da una comunicazione che renda tutti consapevoli della natura e del valore del settore primario.

Il contadino che semina lo fa come scommessa per il futuro. Chiediamo alla politica la stessa responsabilità, perché le scelte di oggi determinano il Trentino del domani.

Auguriamo buon lavoro al prossimo Consiglio provinciale e alla sua Giunta.