Coronavirus: Cia, dagli agricoltori frutta e latte negli ospedali italiani

Scanavino chiede a Bellanova conversione storico programma che promuove sana alimentazione nelle scuole

Portare frutta e latte negli ospedali per dare conforto a operatori sanitari e pazienti, con una modifica ad hoc dello storico programma che porta da anni nelle scuole questi prodotti per promuovere sane abitudini alimentari tra i bambini. La proposta è stata inviata dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, dopo la chiusura degli istituti scolastici che ha, di fatto, sospeso l’iniziativa per l’anno 2019/2020.

Per Cia, una rimodulazione del programma, da “Frutta e latte nelle scuole” a “Frutta e latte negli ospedali”, potrebbe rappresentare un valido sostegno all’approvvigionamento di cibo fresco e sano nei presidi sanitari e in tutte le strutture assistenziali nazionali alle prese con l’emergenza Coronavirus.

Cia ricorda, peraltro, che l’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 sta avendo ripercussioni importanti su molte aziende agricole dei comparti ortofrutticolo e lattiero-caseario, soprattutto quelle che lavorano con il settore Ho.re.ca (hotel, ristoranti, catering, mense e bar). La modifica del programma potrebbe dare la possibilità di rifornire gli ospedali di frutta, verdura, latte ma anche di altri prodotti connessi, come yogurt, miele e formaggi, dando una risposta immediata alle sofferenze delle strutture sanitarie nazionale. In più, la riconversione dell’iniziativa potrebbe rappresentare un beneficio anche per tutte le imprese agricole titolari della fornitura con il Mipaaf, garantendo loro una sicurezza economica.
Cia chiede anche di poter ampliare la platea dei fornitori del programma, con la possibilità di dare ossigeno ad altre aziende penalizzate dall’emergenza in corso.