Domande di contributo Primo Pilastro

Entro il 15 giugno 2023 è possibile presentare le domande sulla nuova PAC che comprendono le nuove misure:

1) BISS – Sostegno di base al reddito per la sostenibilità

È il pagamento annuale disaccoppiato basato sul valore dei diritti all’aiuto che l’agricoltore detiene.
Le risorse a disposizione dal 2023 al 2027 rappresentano circa il 52,95% rispetto alle risorse per “titoli + greening” della programmazione 2014-2022.
I titoli in portafoglio dell’agricoltore al 31 dicembre 2022 saranno ricalcolati secondo le regole della convergenza interna, ad uno ad uno, tenendo conto del valore dei titoli a quella data e del valore del greening 2022 rapportato alle nuove risorse disponibili.
I titoli che non saranno utilizzati per due anni consecutivamente saranno riversati alla Riserva nazionale dei titoli.
Sarà possibile richiedere i titoli alla riserva come “nuovo agricoltore” o come “giovane agricoltore” solo se in possesso dei requisiti specifici di età, data inizio attività, ruolo di capo azienda/detentore del controllo e requisiti formativi.
I titoli ricevuti dalla Riserva nazionale non potranno essere trasferiti per tre anni dall’assegnazione (salvo in caso di successione effettiva).

2) CRISS – Sostegno ridistribuivo complementare al reddito
Per poter ricevere tale sostegno serve:
– avere dei diritti al sostegno di base, cioè avere almeno un titolo in portafoglio.
– avere un superficie ammissibile compresa tra 0,5 ha ed 50 ha, sono escluse le aziende con superficie ammissibile superiore a 50 ha.
Vengono pagati solo i primi 14 ettari anche se non sono coperti da titoli, con un importo previsto è di circa 81,70 €/ha

3) CIS YF – Sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori
È un aiuto riservato al giovane di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che si insedia con ruolo di capo azienda, dispone di adeguati titoli di studio, di competenza o percorsi formativi definiti.
Il sostegno ha una durata massima di 5 anni a partire dal primo anno di presentazione della domanda di pagamento per i giovani agricoltori, per un massimo di 90 ettari e con un importo indicativo di 87,00 euro/ha

4) Ecoschemi
La novità maggiore della nuova PAC 2023/2027 è legata agli ecoschemi che possono essere richiesti volontariamente dalle aziende che si impegnano a seguire alcuni obiettivi.

Gli ecoschemi sono 5 e sono:

Ecoschema 1, livello 1: per la riduzione dell’antimicrobico
Misura che aspetta alle aziende zootecniche che utilizzano un basso quantitativo di antimicrobici o che si impegnano a ridurli rispetto all’anno precedente.
L’azienda deve chiedere l’accesso a Classyfarm per vedere i propri dati, questa richiesta di credenziali deve essere fatta con l’apposito modulo cartaceo sul sito www.classyfarm.it.
Il Classyfarm è un sistema di categorizzazione delle aziende dove vengono valutati vari aspetti tra cui l’utilizzo di antimicrobici misurati con l’unita di misura DDD (Define Daily Dose – dose definita giornaliera).
Rispetto alla distribuzione della mediana calcolata per l’anno precedente, rientrano nell’ecoschema le aziende dove:
a) i valori DDD sono mantenuti entro il valore definito dalla mediana
b) i valori DDD sono mantenuti entro il valore soglia identificato dal terzo quartile, ma lo riducono del 20%
c) i valori DDD passano dal quarto al terzo quartile con una riduzione di almeno il 10%

Indicativamente il valore di tale misura sarà pari a:
– Bovini da latte 66,0 €/UBA
– Bovini da carne e Bovini a duplice attitudine 54,0 €/UBA
– Suini 24,0 €/UBA
– Ovini e Caprini 60,0 €/UBA

Ecoschema 1, livello 2: adesione al sistema di qualità con pascolamento
Misura che aspetta alle aziende che rientrano nei parametri del livello 1, che si certificano al sistema di qualità per il benessere animale SQNBA e che porta gli animali al pascolo.
Devono quindi rispettare il relativo disciplinare ed essere certificate dai relativi ODC
Sono derogate dalla certificazione le aziende con allevamenti biologici o con un numero di capi inferiori a 20 UBA nell’anno precedente.
Indicativamente il valore di tale contributo sarà pari a:
– Bovini da latte, a duplice attitudine, da carne 240,0 €/UBA
– Suini 300,0 €/UBA
Non è necessario avere titoli d’aiuto e quindi non è necessario accedere al sostegno di base al reddito.
Ecoschema 2: inerbimento delle colture arboree
Il pagamento spetta agli agricoltori che mantengono l’inerbimento spontaneo o seminato nell’interfilare delle colture arboree, con i seguenti impegni sull’interfilare:
– mantenimento su almeno il 70% della superficie oggetto di impegno tra il 15 settembre dell’anno di domanda e il 15 maggio dell’anno successivo, della copertura vegetale erbacea, spontanea o seminata
– non esecuzione di trattamenti di diserbo chimico e di lavorazioni del terreno durante tutto l’anno
– durante tutto l’anno, gestione della copertura vegetale erbacea esclusivamente mediante operazioni meccaniche di sfalcio, trinciatura-sfibratura della vegetazione erbacea
L’importo unitario medio previsto è pari a circa 120 euro/ha.
Non è necessario avere titoli d’aiuto e quindi non è necessario accedere al sostegno di base al reddito.
Ecoschema 3: salvaguardia degli olivi di particolare valore paesaggistico
Il pagamento spetta agli agricoltori per il mantenimento e il recupero degli oliveti con valenza ambientale e paesaggistica.
Serve avere una densità minima di 60 piante/ettaro e massima di 300 piante/ha a livello di parcella (possono essere aumentati a 400 piante/ha a livello di Provincia/Regione).
Gli impegni sono:
– potatura biennale fatta tra il 01 novembre i il 30 aprile, con una riduzione della chioma di almeno il 30%
– mantenimento dell’oliveto per almeno un anno successivo a quello di adesione all’ecoschema
L’importo unitario medio previsto è pari a circa 220 euro/ha.
Non è necessario avere titoli d’aiuto e quindi non è necessario accedere al sostegno di base al reddito, ed è cumulabile con l’ecoschema 2 (inerbimento) e con l’ecoschema 5 (impollinatori)
Ecoschema 4: sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento
Il pagamento spetta agli agricoltori che eseguono l’avvicendamento almeno biennale sulle medesime superfici con la presenza di colture leguminose e foraggere o da rinnovo, inserendo nella rotazione una coltura miglioratrice proteica o oleaginosa o almeno una coltura da rinnovo.
Sulle colture leguminose e foraggere non è consentito l’uso di diserbanti chimici o di altri prodotti fitosanitari. Sulle colture da rinnovo è consenta la difesa integrata o biologica.
E’ necessario l’interramento di tutti i residui delle colture in avvicendamento ad eccezione per le aziende zootecniche.
L’importo unitario medio previsto è pari a circa 110 euro/ha.
Non è necessario avere titoli d’aiuto e quindi non è necessario accedere al sostegno di base al reddito, ed è cumulabile con l’ecoschema 5 (impollinatori).
Ecoschema 5: misure specifiche per gli impollinatori
Il pagamento spetta agli agricoltori per il mantenimento di una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere) a perdere, spontanee o seminate, nelle superfici con colture arboree o a seminativo. Le colture di interesse apistico, indicate nell’ allegato IX del DM, devono essere presenti in miscugli.
L’importo unitario medio previsto è pari a circa 250 euro/ha per le colture arboree e circa 500 €/ha per i seminativi.
E’ necessario avere titoli d’aiuto e quindi accedere al sostegno di base al reddito ed è cumulabile con l’ecoschema 3 (olivi).

5) CIS – Sostegno accoppiato al reddito per superficie

I principali richiesti in Trentino sono:
Superfici olivicole che aderiscono a sistemi di qualità
Il premio è erogato per le superfici olivicole situate sull’intero territorio nazionale, coltivate secondo le normali pratiche colturali e che aderiscono a sistemi di qualità.
Ai fini del percepimento dell’aiuto è necessario che la superficie olivetata sia inclusa in un areale di produzione DOP o IGP e che l’agricoltore abbia correttamente adempiuto agli obblighi stabiliti dal sistema di qualità cui aderisce.

6) CIS – Sostegno accoppiato al reddito p per capo animale

I principali richiesti in Trentino sono:
Bovini da latte
Il premio può essere richiesto per le vacche da latte che partoriscono nell’anno, che al 31/12 della campagna stessa risulteranno aver rispettato le condizioni di ammissibilità previste dalla normativa.
Bovini da latte in zone di montagna
Premio aggiuntivo per le vacche da latte in possesso dei requisiti dell’accoppiato sopra indicato e che risultino associate per almeno sei mesi ad un codice allevamento situato in zone montane.
Vacche nutrici di razze da carne o a duplice attitudine iscritte nei Libri genealogici o nel Registro anagrafico delle razze bovine
Possono accedere al pagamento del sostegno i detentori di vacche nutrici di razza da carne o a duplice attitudine, iscritte nell’anno di riferimento della domanda, nei Libri genealogici o nel Registro Anagrafico delle razze bovine.
Il premio può essere richiesto per le Vacche Nutrici che partoriscono nell’anno, che al 31/12 della campagna stessa risulteranno aver rispettato le condizioni di ammissibilità previste dalla normativa
Bovini macellati
Premio pagato al settore della carne bovina e riconosciuto ai detentori di capi bovini macellati, che ne abbiano fatto espressa richiesta nella domanda unica di pagamento e che, al 31 dicembre dell’anno di campagna, in base alle informazioni desunte dalla BDN, risultino aver rispettato le condizioni di ammissibilità

Per tali domande l’azienda dovrà presentarsi al CAA per l’aggiornamento del fascicolo aziendale, la creazione del PCG (piano colturale grafico) e la successiva presentazione delle domande e relativa firma con firma digitale.
Si invitano le azienda interessate a presentarsi presso gli uffici su appuntamento il prima possibile.

CONTATTI UFFICI CAA – Centro Assistenza Agricola

Trento: caa.trento@cia.tn.it – 0461 1730485

Cles: caa.cles@cia.tn.it – 0463 422140

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