Il rinnovo del contratto collettivo provinciale per gli operai agricoli e florovivaisti del Trentino

Il contratto collettivo è lo strumento con cui si regolano i rapporti tra datore di lavoro e manovalanza.

Esiste un contratto nazionale e uno provinciale che sono oggetto di rinnovo alternato quadriennale, così che in pratica ogni due anni si ha una ridiscussione di quanto previsto (un po’ come mondiali ed europei di calcio).

Il contratto provinciale era scaduto a fine 2019 e il suo rinnovo è stato prolungato sia per le difficoltà legate alla pandemia, sia per la trattazione delle diverse esigenze nel tentativo di trovare un accordo.

A metà maggio 2021 si è svolta la riunione finale con la definizione del nuovo contratto. Le modifiche sono state diverse ed è stato necessario rivedere tutto il testo per sistemare le integrazioni che nel tempo si sono sommate.

Queste sono le novità inserite:

Il contributo ad Ebta aumenta a 1,35% rispetto al precedente 1,30%.

Le aziende che utilizzano manodopera migrante e che mettono a disposizione locali per il soggiorno possono chiedere un costo di 6,00 € giornalieri (prima 3,00 €) mentre rimane invariata la quota pasto (3,00 €).

Sono stati adeguati i periodi delle operazioni di raccolta ampliando i periodi di mele e piccoli frutti, così come il periodo di prova per gli operai a tempo determinato che passa da 2 a 5 giorni.

La professione del casaro è stata individuata come operaio specializzato super ed è stata riprofilata la professione del responsabile di malga che rimane operaio specializzato super.

La variabilità dell’orario ordinario settimanale, nel solo periodo della raccolta mele/uva, può essere al massimo di orario settimanale di 44 ore nel limite di 80 ore annue. Questa è una delle novità che è stata prevista in questo rinnovo. Anche il limite delle ore di straordinario annuo è stato aumentato a 250 rispetto alle 200 prima previste.

E’ stata aggiornata la tabella del lavoro straordinario allineando le percentuali previste delle maggiorazioni tra operaio agricolo e florovivaista.

Altra novità di interesse è stata la previsione che per la raccolta dei piccoli frutti e per il dirado e lavorazione al verde nei vigneti, si può utilizzare la tariffa di raccolta purché non si superino le 100 giornate complessive lavorative annue. Questa possibilità era prima prevista solo per la raccolta dei piccoli frutti per un massimo di 75 giornate.

Aumento della percentuale a carico datore di lavoro per gli aderenti al Laborfonds dello 0.5% versato in aggiunta a quanto già previsto.

Nel rinnovo trova spazio una serie di novità legate al Welfare delegato ad Ebta (l’ente bilaterale per l’agricoltura che ha sostituito la ex cassa extra legem Cimlag) per la regolazione di part time, inserimento figli e assistenza per ricoveri ospedalieri. Sono elementi riconosciuti solo agli operai agricoli assunti a tempo indeterminato.

La parte economica ha trovato la sua definizione con l’aumento pari all’1,70% a decorrere dal 01/03/2021 sui salari provinciali in vigore al 28/02/2021 ed ha validità fino al 31/12/2023. Questo aumento si allinea alla media nazionale.

 

Puoi leggere la visione integrale del contratto collettivo QUI