Lettera del Presidente Cia – Agricoltori Italiani

Lettera del Presidente Cia, Secondo Scanavino

Cari amici,
in questo drammatico frangente sento la necessità di scrivervi per assicurarvi che CiaAgricoltori Italiani è impegnata, ogni giorno, tutto il giorno, nell’essere vicina e di supporto ai propri associati.
Attraverso la nostra azione politica, siamo impegnati affinché il settore agricolo sia adeguatamente considerato nell’ambito delle misure governative.
Con i nostri uffici tecnici siamo costantemente impegnati nello studio e nell’emanazione di disposizioni da fornire ai territori in merito alla convulsa produzione normativa, a tutti i livelli, di queste settimane.
I nostri uffici che seguono i settori produttivi monitorano in tempo reale lo stato dell’arte dei diversi comparti, rilevandone le principali criticità e le proposte da sottoporre ai tavoli ministeriali.
Le decisone prese in ambito Unione Europea sono monitorate dai nostri uffici a Bruxelles.
Attraverso il Caf, l’INAC e il CAA siamo impegnati per fornire le opportune indicazioni sul territorio, dove le nostre società di servizi restano un presidio fondamentale a fianco degli agricoltori e dei cittadini delle aree rurali.
Le nostre associazioni di persone, Agia, Donne in Campo e ANP seguono tutte le problematiche specifiche e operano, insieme alle altre associazioni di prodotto (La spesa in campagna, Anabio, Turismo verde) in costante raccordo con CIA.
Questa azione, oggi, vuole presentarsi, più che mai, come coordinata e di vera utilità rispetto a ciò di cui il sistema ha bisogno.
Sono consapevole che tutto questo non risolve e non attenua l’impatto drammatico dell’emergenza nel nostro settore ma vuole essere il segnale di un’attenzione dovuta e la rappresentazione di un lavoro effettivo, che in questi tempi di solenni discorsi “alla Nazione”, in cui si sono lanciate anche alcune associazioni di categoria, sembra essere molto più modesto ma, spero, anche più utile.
Noi lasciamo gli appelli alle Istituzioni, il nostro compito è quello di essere seri, concreti, adeguati e tempestivi.
Nello sviluppo di queste capacità, credo, si giochi anche il ruolo di una rappresentanza di impresa che sia attuale rispetto al contesto.

E sempre più, cessata l’emergenza, Cia dovrà essere capace di rappresentare gli agricoltori italiani attraverso azioni effettive e tangibili perché è questo che farà la differenza in un mondo e in un sistema economico-produttivo che uscirà da questa crisi, radicalmente cambiato e profondamente ridimensionato nelle sue prospettive economiche, con importanti riflessi sul fronte sociale.
Un recente studio congiunto della Banca mondiale e dell’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato un effetto economico elevatissimo di un eventuale shock di origine pandemica: tra il 2,2 e il 4,8 per cento del Pil mondiale.
Oggi queste stime sono solo il punto di partenza, perché ancora non è chiaro quanto sarà esteso il contagio, quando finiranno le misure restrittive sulla mobilità delle persone, quale sarà il tasso di mortalità e quanto lunga e diffusa la portata dell’interruzione dell’attività produttiva.
Rispetto a questi scenari dovremmo essere pronti ad intercettare i cambiamenti necessari e a farli nostri.
Oggi, nel pieno dell’emergenza, Cia–Agricoltori Italiani lavora al fianco degli agricoltori.
Ringrazio per questo le migliaia di operatori sul territorio che svolgono il loro lavoro quotidiano, facendo i conti con le limitazioni e le prescrizioni a cui ci dobbiamo attenere.
Ringrazio la struttura nazionale che, attraverso l’istituzione di task force specifiche, è impegnata nel fornire il necessario supporto ai territori.
Ringrazio, voi, agricoltori perché non vi fermate, non vi arrendete, non vi perdete d’animo.
La nostra agricoltura non ha bisogno né mai, né soprattutto in questo momento, di dichiarazioni ad effetto e di vetrine, ma di persone serie, di messaggi corretti, di azioni concrete.
Cia- Agricoltori Italiani sta lavorando per questo.


Secondo Scanavino

Presidente Cia – Agricoltori Italiani