Dal 2021 obbligo invio corrispettivi

L’obbligo a certificare elettronicamente i corrispettivi

Dal primo gennaio 2021 termina il periodo di moratoria per coloro che certificano le proprie entrate tramite corrispettivi, si tratta di tutti coloro che emettevano il vecchio scontrino fiscale, o ricevuta fiscale, ora detto documento commerciale.

Dal 2021 i contribuenti interessati saranno obbligati a:

  • a dotarsi di Registratore Telematico (RT) per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. In alternativa, questi soggetti possono utilizzare la procedura web “Documento Commerciale Online“ presente nel portale Fatture e Corrispettivi del sito dell’Agenzia delle Entrate;

  • documentare le cessioni e prestazioni effettuate con un “documento commerciale” salvo che non sia emessa la fattura;

  • trasmettere i dati dei corrispettivi entro 12 giorni dalla chiusura giornaliera e non più entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Le sanzioni, che ora diventano pienamente operative, sono le seguenti:

  • sanzione amministrativa da 1.000,00 Euro a 4.000,00 Euro per l’omessa installazione di un registratore telematico (eccetto l’uso della procedura web dell’Agenzia delle Entrate);

  • sanzione del 90% dell’Iva da applicare a ciascuna operazione (ogni scontrino) con un minimo di 500,00 Euro nel caso di di mancata o non tempestiva memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi, e/o di memorizzazione o trasmissione degli stessi con dati incompleti o non veritieri;

  • la misura della penalità citata al punto precedente si applica anche in caso di mancato o irregolare funzionamento del registratore telematico, laddove il corrispettivo non venga annotato nel “registro di emergenza”, fatte salve la procedure alternative (la procedure web);

  • sanzione di 100,00 Euro se le violazioni inerenti la mancata memorizzazione e/o trasmissione non hanno inciso sulla liquidazione dell’Iva periodica;

  • sanzione da 250,00 Euro a 2.000,00 Euro in caso di mancata tempestiva richiesta di intervento per la manutenzione o di omessa verificazione periodica nei termini previsti (ogni 2 anni).

L’impianto sanzionatorio prevede anche delle pene accessorie ma non per questo secondarie in termini di impatto sulla realtà aziendale dato che implicano la sospensione dell’esercizio dell’attività d’impresa.
Infatti se nel quinquennio sono contestati 4 distinte violazioni nell’obbligo di emettere il documento commerciale può essere disposta la chiusura del punto vendita fino anche a 6 mesi, nei casi più gravi.
Anche la manomissione del RT può produrre in capo all’esercente pesanti conseguenze: sanzioni fino a 12.000,00 Euro e sospensione dell’attività fino a sei mesi.

Raccomandiamo massima attenzione a tutti coloro che sono interessati all’argomento in parola.

Ricordiamo inoltre che dal primo febbraio entra in vigore la lotteria degli scontrini che obbliga gli esercenti alla registrazione dei codici lotteria dei clienti che lo desiderano. Sul sito lotteriadegliscontrini.gov.it è presente una guida dedicata agli esercenti.