Pubblichiamo una nota della dirigente provinciale del servizio Artigianato e commercio con oggetto il Decreto Legge 11 aprile 2025, n. 48, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 85 dell’11 aprile 2025, concernente “disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”, mediante il quale sono state introdotte alcune modifiche alla legge 2 dicembre 2016, n. 242, recante disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. Si segnala che trattandosi di norme inserite in un decreto-legge, le stesse dovranno essere convertite in legge entro 60 giorni (pena la perdita di efficacia sin dall’inizio), tenendo presente che il provvedimento di conversione potrebbe apportare modifiche alle disposizioni.
Circolare PAT RFS065 del 22/04/2025-0322500
Al centro della discussione l’art. 18 del decreto, il quale prevede che “al fine di evitare che l’assunzione di prodotti costituiti da infiorescenze di canapa (Cannabis sativa L.) o contenenti tali infiorescenze possa favorire, attraverso alterazioni dello stato psicofisico del soggetto assuntore, comportamenti che espongano a rischio la sicurezza o l’incolumità pubblica ovvero la sicurezza stradale, alla legge 2 dicembre 2016, n. 242, sono apportate le seguenti modificazioni (…)” che di fatto, in attesa di indicazioni ministeriali sull’interpretazione ed applicazione delle norme, potrebbe comportare di fatto il divieto di coltivazione, produrre e commercializzazione i fiori a basso livello di THC.
CIA-Agricoltori Italiani è impegnata a tutela del comparto canapicolo italiano, una filiera dalle grandi potenzialità sotto il profilo produttivo e occupazionale (solo per il fiore la filiera, vede oggi, tra diretti e indiretti, circa 23 mila occupati e un volume d’affari di oltre due miliardi di euro su base annua sul mercato nazionale e senza considerare l’export).
Riportiamo di seguito il Comunicato Stampa del 29/04/2025 con il commento del presidente Fini:
Canapa: Cia, bene unanimità assessori agricoli regionali. Si cambi ora Decreto sicurezza
Soddisfazione degli agricoltori italiani dopo il voto di tutte le amministrazioni a tutela del settore, indipendentemente dal colore politico
Roma, 29 apr. – Soddisfazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani dopo il voto unanime nel coordinamento degli assessori regionali all’agricoltura –indipendentemente dal colore politico– in cui si è riconosciuta l’urgenza di tutelare la filiera della canapa, chiedendo la revisione dell’art. 18 del DL Sicurezza. “Abbiamo sollevato la questione da molti mesi, la misura attuale è un provvedimento punitivo che cancellerebbe di fatto un comparto industriale in forte ascesa e che conta circa 23mila occupati”, ha dichiarato Cristiano Fini, presidente nazionale Cia. La filiera della canapa rappresenta un modello di sostenibilità ambientale e di imprenditoria giovanile, con prodotti di eccellenza che al 60% vengono esportati nei mercati esteri, favorendo la crescita di figure professionali innovative e altamente specializzate: proteggere questo settore significa investire nel futuro dell’agricoltura italiana. Secondo Cia questi imprenditori meritano di essere ascoltati dal Governo anche attraverso la convocazione del tavolo istituzionale di filiera presso il Ministero dell’Agricoltura per favorire un confronto con tutte le associazioni di settore, a partire da quelle che rappresentano gli agricoltori, in mondo da garantire una regolamentazione che sia ragionevole e in linea con le normative europee e gli interessi economici del Paese.