Riduzioni sul canone d’affitto a seguito di danni da avversità atmosferiche

Riportiamo per intero l’articolo “Riduzioni al canone d’affitto a seguito di danni da avversità atmosferiche nell’annata 2016/2017”, uscito sul numero di agosto della rivista Agricoltura Trentina

L’articolo 5 della legge n. 11/1971 stabilisce che quando si siano verificate avversità atmosferiche o calamità naturali che abbiano danneggiato gravemente le coltivazioni, provocando perimento e mancata percezione dei frutti in misura non inferiore al 30 per cento della normale produzione, agli agricoltori affittuari di terreni localizzati nei comuni ove sono avvenute le avversità atmosferiche e le calamità naturali spetti (di diritto e per legge) una riduzione sul canone che devono versare ai concedenti i fondi in affitto. Con determinazione del dirigente del Servizio agricoltura della PAT dello scorso 07 giugno è stata approvata la percentuale di riduzione del canone da applicare per l’annata agraria 2016/17 che è pari al 70% del danno subito nei diversi comuni considerati.
Sul sito internet di CIA è pubblicata la tabella con tutti i comuni amministrativi della provincia interessati e con le percentuali di danno e di riduzione prevista sulle diverse colture. Le percentuali di riduzione canone valgono per tutti i comuni catastali del comune amministrativo riportato in tabella.
Le percentuali di riduzione sono applicabili indipendentemente dal danno effettivamente subito. Non è lecito per il concedente dei terreni (proprietario, usufruttuario o altro) chiedere all’affittuario della documentazione attestante il danno effettivamente subito (ad es. fatture o resoconti della struttura cooperativa di conferimento ecc.).
Non è lecito per l’affittuario applicare riduzioni del canone esorbitanti la percentuale tabellare anche se il danno effettivamente subito è superiore a quanto fissato in tabella.

Il calcolo da eseguire è il seguente (es. per €. 1.000 di canone e per il comune di Cagnò) :
– canone di affitto previsto per l’annata agraria 2016/17: €. 1.000,00;
– canone di affitto previsto per l’annata agraria 2017/18: €. 1.000,00 (perché l’aggiornamento sull’anno precedente è dello 0%);
– riduzione fissata dalla determina del dirigente per il melo: 45% (pari al 70% del danno stimato nel 64,89% rispetto alla media produttiva della zona);
– canone da versare al concedente per l’annata agraria 2017/18: € 550,00 (= €. 1.000 x -45%)
Essendo che il canone 2016/17 è stato già corrisposto la riduzione (i 450 € previsti nell’esempio) si possono detrarre dal canone da versarsi per l’annata agraria attuale 2017/18. È opportuno rendere edotto il concedente del perché si versi un importo inferiore al pattuito e del calcolo che ha portato a determinare tale importo.

Attenzione: vi sono alcuni concedenti (in particolare Enti – ad es. l’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero altri enti, grossi proprietari) che nella stesura dei contratti di concessione dei loro fondi in affitto inseriscono una clausola derogatoria con lo scopo di non riconoscere il diritto alla riduzione del canone in danni da avversità atmosferiche o calamità naturali. Tale clausola è ritenuta pressoché unanimemente invalida ancorché il contratto sia stato sottoscritto anche dai rispettivi rappresentanti sindacali. Il principio è: non può essere mai ritenuta valida la rinuncia preventiva ad un diritto non ancora sorto. Pertanto la rinuncia alla riduzione del canone per danni da avversità e calamità può avvenire solo quando il danno si sia verificato e sia stato quantificata la riduzione spettante. Di conseguenza anche gli agricoltori firmatari di contratti che riportano tali clausole possono applicare d’imperio e unilateralmente la riduzione.

Gli uffici CIA sono a disposizione dei soci per i chiarimenti e le delucidazioni del caso e per la redazione e l’invio ai concedenti dell’informativa circa il versamento del canone di importo ridotto.

COMUNE

COLTURA

DANNO

STABILITO (risarcito assicurato)

RIDUZIONE CANONE ANNATA 2016/17

Ala

colture frutticole (*)

59,31%

41%

Albiano

melo

64,40%

45%

vite

57,86%

40%

Altopiano della Vigolana

colture frutticole (*)

69,22%

48%

melo

86,39%

60%

vite

32,93%

23%

Amblar Don

Melo

43,67%

30

Arco

colture frutticole (*)

39,50%

27%

melo

31,23

21%

Avio

colture frutticole (*)

41,62%

29%

Bleggio Superiore

melo

63,89%

44%

vite

37,79%

26%

Borgo Valsugana

melo

75,78%

53%

vite

85,00%

59%

Brentonico

Melo

69,21%

48%

Brez

colture frutticole (*)

95,43%

66%

melo

88,25%

61%

Cagnò

melo

64,89%

45%

Calceranica al Lago

melo

93,32%

65%

Caldes

melo

89,69%

62%

Caldonazzo

colture frutticole (*)

61,50%

43%

melo

83,80%

58%

vite

56,18%

39%

Campodenno

colture frutticole (*)

90,63%

63%

melo

87,81%

61%

Carzano

melo

78,80%

55%

vite

60,06%

42%

Castel Ivano

colture frutticole (*)

69,00%

48%

melo

40,13%

28%

Castelfondo

colture frutticole (*)

93,70%

65%

melo

81,37%

56%

Castelnuovo Valsugana

melo

72,05%

50%

vite

54,34%

38%

Cavedago

vite

53,00%

37%

Cavedine

melo

93,11%

65%

vite

51,02%

35%

Cavizzana

melo

79,61%

55%

Cembra Lisignago

melo

73,61%

51%

piccoli frutti

35,00%

24%

Cimone

colture frutticole (*)

88,42%

61%

Cis

melo

84,94%

59%

Civezzano

melo

72,15%

50%

Cles

colture frutticole (*)

100,00%

70%

melo

90,07%

63%

Cloz

melo

82,15%

57%

Comano Terme

colture frutticole (*)

50,03%

35%

melo

96,44%

67%

Comano Terme

vite

57,10%

39%

Contà

melo

91,88%

64%

Croviana

melo

81,08%

56%

Dambel

melo

92,04%

64%

Denno

colture frutticole (*)

97,30%

68%

melo

84,85%

59%

Dimaro Folgarida

melo

80,35%

56%

piccoli frutti

50,00%

35%

Drena

melo

32,84%

22%

Dro

melo

37,74%

26%

Faedo

melo

76,07%

53%

vite

39,21%

27%

Fai della Paganella

melo

83,40%

58%

Fondo

melo

76,25%

53%

Garniga Terme

colture frutticole (*)

92,47%

64%

Giovo

melo

85,45%

59%

vite

58,89%

41%

Grigno

melo

44,40%

31%

Isera

melo

55,01%

38%

Lavis

melo

45,33%

31%

Levico Terme

melo

76,18%

53%

Livo

colture frutticole (*)

99,69%

69%

melo

67,57%

47%

Madruzzo

colture frutticole (*)

38,66%

27%

melo

70,66%

49%

vite

40,29%

28%

Malè

melo

83,08%

58%

Malosco

colture frutticole (*)

100,00%

70%

melo

100,00%

70%

Mezzocorona

melo

50,20%

35%

vite

33,43%

23%

Mezzolombardo

melo

72,93%

51%

vite

57,70%

40%

Mori

colture frutticole (*)

57,24%

40%

vite

39,22%

27%

Nave San Rocco

melo

73,07%

51%

vite

55,98%

39%

Nogaredo

Melo

35,82%

25%

Novaledo

melo

82,08%

57%

vite

46,70%

32%

Pergine Valsugana

colture frutticole (*)

62,60%

43%

melo

86,55%

60%

vite

52,05%

36%

Pomarolo

colture frutticole (*)

74,00%

51%

melo

40,72%

28%

Predaia

colture frutticole (*)

90,05%

63%

melo

88,20%

61

Revò

colture frutticole (*)

100,00%

70%

melo

71,98%

50%

Riva del Garda

melo

53,23%

37%

Romallo

melo

83,38%

58%

vite

89,55%

62%

Romeno

colture frutticole (*)

94,75%

66%

melo

85,47%

59%

vite

83,94%

58%

Roncegno

colture frutticole (*)

88,96%

62%

melo

74,05%

51%

vite

71,12%

49%

piccoli frutti

43,00%

30%

Ronzo Chienis

colture orticole

49,23%

34%

Rovereto

colture frutticole (*)

43,00%

30%

melo

48,25%

33%

vite

31,93%

22%

Rumo

colture frutticole (*)

45,16%

31%

melo

72,69%

50%

San Michele all’Adige

melo

57,30%

40%

vite

43,70%

30%

Sant’Orsola Terme

colture frutticole (*)

68,79%

48%

melo

70,00%

49%

piccoli frutti

55,00%

38%

San Lorenzo Dorsino

vite

89,86%

62%

Sanzeno

melo

92,51%

64%

Sarnonico

melo

90,12%

63%

Scurelle

melo

79,51%

55%

Segonzano

melo

36,49%

25%

Sfruz

colture frutticole (*)

99,00%

69%

melo

96,31%

67%

Spormaggiore

melo

79,51%

55%

vite

54,65%

38%

Sporminore

melo

85,33%

59%

Stenico

mais

45,97%

32%

melo

71,65%

50%

vite

54,41%

38%

Storo

melo

99,36%

69%

vite

58,69%

41%

Telve

melo

56,08%

39%

vite

54,37%

38%

Tenna

melo

61,19%

42%

Tenno

vite

47,15%

33%

Terzolas

melo

94,26%

65%

Ton

melo

91,14%

63%

vite

56,27%

39%

Torcegno

colture frutticole (*)

89,00%

62%

Trambileno

vite

66,03%

46%

Vallarsa

melo

94,10%

65%

vite

65,32%

45%