La gestione dei rifiuti è un tema sempre più centrale, sia dal punto di vista sociale che amministrativo, coinvolgendo enti pubblici, imprese e cittadini. Nel tempo, il processo di tracciabilità è stato progressivamente digitalizzato, a partire dall’introduzione del SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) nel 2009.
Un passo decisivo in questa direzione è stato compiuto con l’attivazione del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI), operativo dal 15 dicembre 2023. Gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, RENTRI rappresenta una svolta nella digitalizzazione della gestione ambientale in Italia e sostituisce il precedente sistema.
Cosa prevede il RENTRI?
RENTRI introduce la gestione digitalizzata di tre strumenti fondamentali:
- Registro di carico e scarico
- Formulari di identificazione dei rifiuti (FIR)
- MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), documento obbligatorio per la comunicazione annuale della quantità e tipologia di rifiuti prodotti o gestiti.
L’adesione al RENTRI sarà obbligatoria per tutte le imprese che producono rifiuti pericolosi e avverrà in modo graduale, in base al numero di dipendenti (calcolati in Unità di Lavoro Annuo – ULA) e secondo le seguenti scadenze:
- Dal 15 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025 → Imprese con più di 50 dipendenti
- Dal 15 giugno 2025 al 14 agosto 2025 → Imprese con 11-50 dipendenti
- Dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026 → Imprese con fino a 10 dipendenti
Inoltre, a partire dal 13 febbraio 2025, entreranno in vigore nuove disposizioni per la gestione documentale dei rifiuti: il Nuovo modello del FIR (Formulario di Identificazione dei Rifiuti) dovrà essere generato e vidimato esclusivamente tramite il portale RENTRI, accessibile solo alle imprese registrate nell’area riservata; mentre il Registro di carico e scarico potrà ancora essere tenuto in formato cartaceo, ma solo utilizzando il nuovo modello disponibile sul sito RENTRI, che dovrà essere vidimato presso le Camere di Commercio
RENTRI e il settore agricolo
Anche il settore agricolo è coinvolto da questa normativa, in quanto produce rifiuti, alcuni dei quali classificati come pericolosi. Tra questi rientrano medicinali veterinari, prodotti fitosanitari, oli esausti, filtri, materiali derivanti dalla manutenzione dei mezzi agricoli e pali di sostegno.
Fino ad oggi, in Trentino, è stato adottato un modello semplificato di gestione, promosso dalla CIA-Trentino e sostenuto dalla collaborazione tra associazioni professionali e il sistema cooperativo. Questo sistema si è rivelato efficace ed è stato preso come riferimento anche da altre realtà territoriali.
Attualmente, sono in corso verifiche per valutare la compatibilità del sistema di raccolta dei rifiuti agricoli adottato in Trentino con le nuove disposizioni legislative. Le prime indicazioni sono positive e si auspica un rapido riconoscimento della validità del modello attuale, già ampiamente testato ed efficace.