Allerta focolaio Afta Epizootica

La Germania ha notificato ufficialmente un focolaio di afta epizootica (FMD), segnando il primo caso della malattia nel Paese dal 1988. Le autorità veterinarie tedesche hanno immediatamente attuato misure di contenimento per limitare la diffusione del virus. Dopo la conferma del focolaio, avvenuta il 9 gennaio scorso, sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche. Il caso è stato registrato in un allevamento situato nel distretto di Märkisch-Oderland (Brandeburgo), dove 3 dei 14 animali presenti hanno manifestato sintomi clinici e sono successivamente deceduti. A causa del grave impatto socio-economico che può provocare, è stata elencata nel Reg. (UE) 2016/429 tra le 5 malattie prioritarie su cui focalizzare l’attenzione e in caso di focolaio è necessario attuare rigide misure di controllo.

L’afta epizootica (FMD – Foot and Mouth Disease) è una malattia virale acuta, grave ed estremamente contagiosa, la cui morbilità può facilmente raggiungere il 100%. E’ caratterizzata da uno stato febbrile e dalla comparsa di afte, lesioni vescicolari a carico delle mucose e della cute di animali ungulati artiodattili domestici (suini, bovini, bufalini, ovini, caprini) e selvatici (cervi, ecc). Il virus, diffuso con il materiale proveniente da vescicole, secrezioni ed escrezioni (spruzzi di latte, saliva, scolo nasale), è in grado di persistere a lungo nell’ambiente, creando condizioni favorevoli alla trasmissione diretta per via aerogena e indiretta. Il contagio indiretto può avvenire in seguito a contatto con carcasse, organi, escrezioni di animali infetti, oggetti, animali contaminati, prodotti di origine animale, per inalazione di virus trasportato dal vento, attraverso interventi zooiatrici o per mezzo di animali portatori. A ciò vanno aggiunti i pascoli, le stalle, i recinti degli animali, i residui di alimenti, i carri ferroviari, le automobili, gli autocarri, ecc. Anche l’uomo può essere veicolo di contagio accudendo gli animali o manipolando materiale infetto. Si specifica che il rischio per la salute umana, come conseguenza del contatto diretto con animali infetti e dell’assunzione di alimenti contaminati, è praticamente nullo; lo stesso vale per tutti gli altri animali domestici appartenenti a specie diverse da quella bovina, suina e ovi-caprina.

Una nota del Ministero della Salute, alla luce dell’elevata morbilità del virus, invita a prestare la massima attenzione e a intensificare la sorveglianza passiva su tutto il territorio nazionale.

>>> Per approfondire:
pagina dedicata all’Afta epizootica del Ministero della Salute
manuale operativo Afta epizootica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie