Consorzio di Bonifica: sono elezioni importanti per tutti

Riflessioni del Presidente CIA-Agricoltori Italiani Trentino, Paolo Calovi

Il rinnovo del Consiglio di amministrazione del Consorzio Trentino di Bonifica è alle porte.

Domani saranno scelti, attraverso le apposite elezioni, gli amministratori che avranno il compito di gestire per il prossimo quinquennio uno dei consorzi più importanti della nostra provincia, che ha il compito di gestire un territorio complesso come quello dell’asta dell’Adige. Non deve solo occuparsi di qualche fosso nelle campagne, ma anche di importanti regimentazioni idriche che coinvolgono abitati, insediamenti produttivi; senza dimenticare che anche la città di Trento è interessata, per una parte, dalle funzioni del Consorzio.

Spesso diamo per scontato che la regimentazione idrica sia una cosa che non ci riguarda da vicino, salvo accorgercene quando un evento indesiderato, come un’esondazione di un corso d’acqua, ci ricorda il suo potenziale pericolo. La manutenzione costante, fatta spesso in silenzio, il lavoro di tante persone, l’uso di mezzi e risorse sono elementi che sfuggono alla nostra attenzione. Magari mentre transitiamo sul qualche strada del fondovalle, distrattamente ci accorgiamo dei fossati che incrociamo, così come quando vediamo dei piccoli caseggiati con la scritta Consorzio Trentino di Bonifica forse ci chiediamo a cosa servono. Le azioni di monitoraggio, di manutenzione e di presenza costante sul territorio evitano che in caso di maltempo il fondovalle trentino abbia nostalgia di ritornare ad essere una pianura tendenzialmente paludosa e poco praticabile.

Il ruolo dei componenti che saranno eletti è quindi importante. Al tavolo siede un’importante rappresentanza del mondo agricolo che utilizza una parte rilevante del catasto gestito dal Consorzio. Come però da tradizione, anche in questa occasione la volontà di trovare una proposta unitaria, che coinvolgesse tutte le sigle delle organizzazioni professionali, è mancata. Nonostante la manifestata volontà di trovare una sinergia comune, al momento della presentazione delle liste, è mancata la disponibilità di voler individuare una rappresentanza dei territori senza tener troppo in considerazione la bandiera. Ci spiace che anche questa volta sia stato prevalente il bisogno di far emergere una fazione anziché dare un segnale chiaro di unità. Solo attraverso la collaborazione si riesce a far emergere le migliori scelte. Infatti il ruolo del Consorzio è quello di permettere l’uso di un territorio per l’agricoltura, le attività produttive e quelle abitative: a chi lavora nei campi, lavora negli stabilimenti o vive in una città, poco importa a quale bandiera appartiene il Consiglio di amministrazione. I bisogni sono uguali, indipendentemente dai colori di appartenenza. Forti di questa convinzione, noi abbiamo dato la nostra disponibilità a trovare una proposta unica, ma ci è stato fatto capire che le bandiere contano, anzi comandano. Ci sono infatti due liste, sostenute da due diversi schieramenti che si presentano alle elezioni. La nostra convinzione è però tale che abbiamo dato un chiaro segnale di coerenza non presentando nessun nominativo nel collegio del Presidente uscente. Peccato non essere riusciti a trovare una condivisione perché questa poteva essere una ferma dimostrazione che il mondo contadino ha un interesse comune e cioè gli agricoltori. Le divisioni sono forse più facili da seguire, speriamo che la tendenza nel tempo muti e ci dia qualche speranza di condivisione nel futuro.