Il 14 e 15 aprile al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina si svolgerà “eTNo. Festival dell’etnografia del Trentino”

Il Festival dell’etnografia del Trentino è una bella occasione primaverile che già da qualche anno chiama a raccolta nel chiostro e nella corte del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina tutti gli operatori del territorio impegnati nei vari aspetti della cultura tradizionale: coltivazioni ed enogastronomia a decametro zero, piccolo allevamento, tutela e gestione di antichi mulini, fucine e segherie, conservazione etnografica ovvero piccoli musei, riproposta di antichi mestieri artigiani, revival dialettali, riproposta di narrazioni, musica e danze, feste e ritualità e tanto altro ancora. Nel corso di eTNo, i rappresentanti di questo colorito, interessante settore dispongono di un proprio spazio, di un banco di lavoro, dove mostrare, offrire, far sperimentare: nell’arco di due giorni, in questo modo, vengono attivate circa cento postazioni. Di contorno, vi sono poi spettacoli di narratori, marionettisti, musici, gruppi folk, e naturalmente un po’ di gastronomia con la protagonista d’obbligo, che è naturalmente la polenta, cucinata sul posto. Tema di quest’anno sarà “Dal ’68 ad oggi…”, che sembra una frase fatta, e invece vuole ricordare il 50° anniversario della fondazione del Museo, che venne appunto inaugurato il 5 novembre del 1968, episodio importante di quel folk revival che proprio in quegli anni stava cominciando a mettere in discussione gli eccessi, gli sprechi e le tante nuove ingiustizie del boom economico, cercando di riportare alla ribalta, innanzitutto culturalmente, il punto di vista del popolo contadino. Così fece Šebesta nella sua lunga attività di ideatore del Museo, e così si continua a fare con il Festival dell’etnografia, dove i rappresentanti del nostro mondo rurale sono da sempre i protagonisti benvenuti.

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