AGRIOT LAB

Evoluzione e prospettive di un progetto AgriTech

di Raffaele Giaffreda (Fondazione Bruno Kessler)

Nell’articolo dello scorso anno1 abbiamo parlato di cosa accade quando agricoltura e tecnologia si incontrano. In quell’occasione si proponeva l’utilizzo di dispositivi IoT nei campi per monitorare le condizioni del terreno e dare un consiglio irriguo che permette di risparmiare questo bene prezioso che è l’acqua. Ad un anno di distanza si parla sempre piu’ frequentemente di tecnologia nell’agricoltura con una situazione congiunturale al contorno sempre più propensa a lanciare l’AgriTech (o l’Agricoltura di Precisione o Agricoltura 4.0 che dir si voglia) a sostenere la competitività del settore e dei prodotti italiani su scala internazionale. Studi dell’Osservatorio del Politecnico di Milano2 parlano di “boom dell’Agricoltura 4.0” mostrando quanto il settore sia in fermento e pronto ad esplodere ma altre fonti (articolo Accademia Georgofili3) riportano di quanto siamo ancora indietro in Italia. Da una parte le potenzialità di crescita del settore, dall’altra gli ampi margini di miglioramento, dimostrano che c’è tanto da fare ed in breve tempo.

In questo articolo riportiamo dei progressi fatti con AGRIOT LAB in questo anno di attività intercorso dalla pubblicazione del primo articolo a riguardo, riproponendo un invito agli agricoltori a considerare i vantaggi che si possono ottenere con un monitoraggio più attento di quello che succede nei campi.

Si ricorda che AGRIOT LAB nasce come iniziativa di trasferimento tecnologico, incubata all’interno della Fondazione Bruno Kessler (FBK), per la quale rimane l’obiettivo di chiudere il percorso che dalle idee e gli sviluppi della ricerca passa attraverso l’innovazione e porta a creare dei prodotti o delle soluzioni che riescono poi a risolvere problemi reali.

Sul fronte della competitività assistiamo all’ingresso di prodotti di nuove realtà emergenti (prime fra tutte la Cina che nel settore viticolo registra un incremento di quasi il 50% delle superfici vitate negli ultimi 15 anni (ref. Edizione del 2019 Vino in Cifre del Corriere Vinicolo4) che hanno iniziato ad erodere un mercato che ci ha da sempre visti protagonisti. L’unica strada da percorrere rimane quella dell’innovazione che riduce i costi e che aumenta la qualità del prodotto finale, grazie ad un controllo più attento dell’evoluzione delle colture durante le varie fasi fenologiche.

Oltre alla competitività bisognerà tener sott’occhio, a fronte di un riscaldamento globale oramai inconfutabile, la sensibilità del consumatore verso i prodotti che sono anche risultato provato di pratiche agricole sempre più attente alla sostenibilità ambientale.

Ed è proprio su questi due fronti che si incastrano le attività di AGRIOT LAB: 1. sostenere il settore agricolo con delle soluzioni che aiutano a ridurre i costi produttivi migliorando la qualità del prodotto finale e 2. proporre soluzioni che incentivino la sostenibilità tramite tecnologie di tracciabilità che permettono di dimostrare oggettivamente e quindi rinforzare premiandoli, quei comportamenti ritenuti virtuosi.

Tra le attività prioritarie e quelle collaterali, AGRIOT LAB mette a disposizione delle aziende agricole una strumentazione IoT adeguata a raggiungere questi due obiettivi, con costi contenuti e puntando molto sulla semplicità di utilizzo. Accogliendo richieste di consorzi agrari e viticoltori in particolare, abbiamo allargato il nostro portafoglio di prodotti già integrati e pronti all’utilizzo, per soddisfare svariate esigenze sia di monitoraggio (umidità aria e terreno, foglia bagnata, bulbo umido, meteo, temperatura, radiazione solare, pluviometri e flussometri) che di attuazione (elettrovalvole), partendo proprio dalla gestione oculata del consumo irriguo.

Le competenze di ricercatori nel mondo dell’Internet of Things (l’Internet degli oggetti connessi) e le preziose interazioni con agricoltori e operatori del settore, primi fra tutti Giuliano Preghenella e Oliviero Sandri della Cantina Sociale di Rovere’ della Luna ci hanno anche permesso di raffinare la piattaforma che gestisce i dati acquisiti in sicurezza e nel rispetto totale della privacy e di capire come meglio esporre i dati monitorati e le manopole di controllo su sensori ed attuatori tramite una semplice applicazione.

AGRIOT LAB vuole dare ad agronomi, agricoltori ed esperti del settore, la possibilità di sperimentare a loro volta, proponendo soluzioni flessibili e facilmente adattabili alle esigenze di chi le utilizza. La piattaforma realizzata è facilmente estendibile a monitorare altri fabbisogni delle piante favorendo interventi puntuali e veloci (e.g. trattamenti in caso di malattia). Ed è proprio da questa presenza di monitoraggio oggettivo che vengono anche le opportunità di innovazione per creare le condizioni di crescita nella sostenibilità delle pratiche agricole. Prendendo l’esempio dell’irrigazione, molti studi effettuati hanno già dimostrato come si possa usare lo stress idrico per controllare la qualità dell’uva prodotta. Se si tiene conto del fatto che quasi l’80% dell’acqua usata nel pianeta viene consumata nell’irrigazione della produzione, riuscire ad avviare sperimentazioni che dimostrano e divulgano questi risultati è sicuramente una delle priorità più a lungo termine per AGRIOT LAB.

Un invito ai lettori alla co-sperimentazione si rinnova anche in questo articolo, sia per ampliare quanto già in corso, sia per idee di sperimentazione diverse da quelle riportate, ma in cui l’innovazione possa nascere da sensori di varia natura, connessi via radio e distribuiti nelle coltivazioni.

L’invito condiviso nell’articolo di un anno fa è stato accolto positivamente da alcuni operatori nel settore vinicolo, sia in Trentino che in Alto Adige, portando ad avere più di duecento dispositivi realizzati e installati in varie parti della regione. I primi riscontri sia dai campi che dalle fiere cui AGRIOT LAB ha partecipato (IoT Solutions World Congress 2018 di Barcellona e varie fiere nazionali) sono sicuramente incoraggianti. Per ulteriori informazioni o espressioni di interesse consultare www.agriotlab.com e/o spedire un’email a info@agriotlab.com.