Dopo l’avvento della fattura elettronica, dal 1° gennaio 2020 partirà anche la memorizzazione elettronica e l’invio telematico dei corrispettivi.

Il primo comma dell’articolo 2 del decreto legislativo 127 del 2015 ha introdotto l’obbligo generalizzato di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi a partire al primo gennaio 2020 per tutti i contribuenti. La medesima norma prevedeva che l’obbligo dovesse essere rispettato già dal 1° luglio 2019 per tutti i soggetti con volume d’affari superiore ad euro 400.000,00.

SOGGETTI OBBLIGATI ED ESONERATI
I soggetti interessati sono quelli che non hanno l’obbligo di emissione della fattura elettronica o cartacea. Si tratta dei soggetti che effettuano le operazioni di cui all’articolo 22 del DPR 633 del 1972, tra le quali:
• le cessioni di beni effettuate da commercianti al minuto autorizzati in locali aperti al pubblico, in spacci interni, mediante apparecchi di distribuzione automatica, per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante
• le prestazioni alberghiere e le somministrazioni di alimenti e bevande effettuate dai pubblici esercizi, nelle mense aziendali o mediante apparecchi di distribuzione automatica
Il decreto ministeriale del 10 maggio 2019 ha previsto che, in fase di prima applicazione, l’obbligo in commento non troverà applicazione – tra le varie – per le operazioni non soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi ai sensi dell’articolo 2 del DPR n. 696 del 1996. Quindi, oltre agli agricoltori in regime di esonero (V.A. < 7.000,00 euro), saranno esclusi temporaneamente da tale obbligo le cessioni di prodotti agricoli di cui alla prima parte della Tabella A del DPR 633/72 effettuate da soggetti in regime speciale IVA agricolo (art. 34 comma 1 del D.P.R. n. 633/1972).

STRUMENTI PER LA MEMORIZZAZIONE E LA TRASMISSIONE
I soggetti obbligati, ai fini della memorizzazione elettronica e dell’invio telematico dei corrispettivi, dovranno dotarsi di strumenti tecnologici che garantiscano l’inalterabilità e la sicurezza dei dati. Tali strumenti potranno essere alternativamente:
• il Registratore Telematico (RT): trattasi di un registratore di cassa in grado di connettersi ad internet, memorizzare le singole operazioni e predisporre il documento commerciale;
• la Procedura web: trattasi di una modalità gratuita messa a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate che necessita di una connessione internet sempre attiva e che consente la predisposizione dei documenti di vendita con contestuale memorizzazione ed invio all’Agenzia delle Entrate.

CREDITO DI IMPOSTA
Per le spese sostenute per l’acquisto di un RT o l’ammodernamento di un registratore già in uso è riconosciuto un contributo in forma di credito di imposta, per le annualità 2019/2020, in misura pari al 50% della spesa sostenuta e fino ad un massimo di 250,00 € per l’acquisto e 50,00 € per l’adattamento. Il credito sarà fruibile in compensazione.

SANZIONI
Le sanzioni previste in caso di mancata memorizzazione o di omissione della trasmissione, o in caso di memorizzazione e trasmissione di dati incompleti o non veritieri, sono pari al 100% dell’imposta con un minimo di 500,00 euro (con possibilità di applicare l’istituto del ravvedimento operoso). Qualora vengano contestate quattro distinte violazioni nel corso di un quinquennio, potrà scattare la sanzione accessoria che prevede la sospensione della licenza / autorizzazione all’esercizio dell’attività.
Nel primo semestre 2020, le sanzioni summenzionate non si applicheranno nel caso in cui la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri avvenga entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione anziché entro dodici giorni dal momento di effettuazione dell’operazione. In ogni caso, dovranno, però, essere rispettati i termini di liquidazione dell’imposta sul valore aggiunto.

Gli uffici CIA – Agricoltori Italiani rimane a disposizione dei propri associati per fornire tutte le soluzioni e il supporto tecnico-professionale necessari per poter affrontare al meglio questa nuova sfida.